Il trattamento dei dati personali è da sempre un argomento piuttosto spinoso, specie ora che viviamo nell’era digitalizzata e del web. Con una serie di norme, l’Unione Europea ha provato a garantire un ambiente più sicuro. Il regolamento è stato approvato lo scorso dicembre e prevede l’entrata in vigore già con il 2018 e con un periodo di adeguamento per ciascuna nazione di due o tre anni.

Privati, aziende e pubblica amministrazione si trovano a fare i conti con una serie di novità che promettono bene, ma che non sempre sono facili da gestire.

Entrando più nel dettaglio i responsabili del trattamento dei dati saranno chiamati a una maggiore chiarezza sulle finalità di ciascun utilizzo, con l’obbligo di richiedere il consenso del diretto interessato. Per i minori sotto i 16 anni sarà necessario avere il via libera dei genitori.

Per le imprese si prevedono migliorie non di poco conto: avranno un solo e condiviso regolamento che possa consentire il trasferimento di dati oltre confine, senza le difficoltà che spesso impongono le norme nazionali, e con una sostanziale riduzione degli oneri.

Il moto del cambiamento porterà anche alla nascita di nuove figure professionali, non male se si pensa ad un mercato del lavoro in perenne crisi, quantomeno in Italia. In ambito aziendale sarà indispensabile avere un responsabile del trattamento dei dati personali (DPO – Data Protection Officer) che vegli sulla buona riuscita di ogni scambio o procedura che lo richieda. Disciplinare in maniera più rigida questa materia non è solo questione di privacy, ma anche di sicurezza pubblica.

Anche i prodotti o servizi saranno valutati sotto una nuova ottica, già dal loro processo di creazione. Questo è ciò che stabilisce la privacy by design, che per i trasgressori prevede multe pari al 2% del fatturato.

La materia è varia e ancora da scoprire. Certo è che le novità avranno grandi ripercussioni per tutti coloro che ricorrono all’utilizzo di sistemi informatici, perché  a partire dal 2018, per maggiore trasparenza, sicurezza e compatibilità,dovranno minimizzare e disciplinare l’uso dei dati personali.