L’attività di ottimizzazione SEO è sempre più determinante nelle strategie di digital marketing. Se a prima vista può sembrare che fare SEO riguardi solo i grandi brand, in realtà in base alla mia esperienza posso dirti che non è così. Anche le PMI possono avvantaggiarsi applicando nella loro strategia un’accurata attività SEO. Di seguito trovi sette domande e sette risposte che ti spiegano perché per gli addetti ai lavori è così importante.

  1. Quali sono gli obiettivi della SEO?

La SEO entra in sinergia con i touchpoint attivati sul web, è il meccanismo che li mette in comunicazione infatti, sito e social network risentono positivamente dell’ottimizzazione. Le aziende che utilizzano la SEO, lavorando sulla qualità dei contenuti, riescono ad ottenere traffico organico verso i loro punti di contatto, migliorando il posizionamento sui motori di ricerca.

  1. Perché è meglio investire in un esperto SEO esterno?

La risposta è semplice: la versatilità. Un risorsa interna si trova a confrontarsi quotidianamente con le stesse dinamiche aziendali, faticando in un certo modo a vedere fuori dagli schemi. Affidarsi ad un consulente esterno, che entra in contatto con molteplici realtà, si dimostra la soluzione migliore per i grandi brand e soprattutto per le PMI. Un esperto con competenze specifiche è una risorsa preziosa perché è in grado di mettere a disposizione il suo valore strategico e la sua creatività.

  1. Search intent, di cosa si tratta?

Conoscere il tuo target di riferimento è estremamente utile per capire in sostanza cosa l’utente finale cerca online e cosa si aspetta di trovare, cioè il suo search intent. È importane comprendere se si sta solo informando su un prodotto o servizio, se invece è già propenso ad una conversione. In questo frangente gioca un ruolo fondamentale il funzionamento delle keywords e la costruzione dei contenuti in ottica SEO, che risulta essere l’inizio del customer journey per il tuo contatto.

È molto importante ricordare che le caratteristiche di un contenuto variano in base anche alla tipologia di sito. La SEO per e-commerce ad esempio lavora molto sulle schede prodotto, che se ben fatte, risultano davvero utili nella ricerca sul web.

  1. Il posizionamento locale è un vantaggio?

Sul web si sa che i limiti territoriali sono superati, ma per le piccole imprese che si muovono in ambito locale, il mercato di nicchia può essere ancora un vantaggio. È necessario intercettare i bisogni e capire le ricerche degli utenti con maggiore precisione, lavorando sempre sulle keywords, che in questo caso devono funzionare in un ambito circoscritto. Questo tipo di approccio può funzionare ad esempio quando l’utente cerca il ristorante nelle vicinanze, il negozio a due passi da casa oppure il professionista più accessibile.

  1. Perché un sito deve essere responsive?

È ormai noto a tutti che la maggior parte delle ricerche online venga fatta attraverso dispositivi mobile. Sempre di più le persone consultano il proprio smartphone o tablet per approfondire interessi o per acquistare. Ciò rende necessario avere un sito web che funzioni da mobile, soprattutto se si pensa che Google tende a premiare chi è in grado di farlo a discapito di chi non lo è.

  1. Come si costruisce una keyword che funzioni?

Nel lavoro di costruzione dei contenuti SEO bisogna tenere conto del fatto che i motori di ricerca stanno dirigendosi sempre più verso un approccio human, cioè Google e i suoi competitors (perché big G non è l’unica piattaforma ad essere utilizzata, pensiamo a Bing, YouTube per i video, Amazon per una miriade di prodotti) sono sempre più in grado di comprendere il normale linguaggio umano. Allora niente più keywords dalla combinazione meccanica, ma query colloquiali, dove trova sempre più spazio la voice search, cioè la ricerca vocale.

  1. Oltre alla SEO quali strumenti si possono usare nel digital marketing?

Se la SEO è lo strumento che ci fornisce visibilità online organica, è vero anche che esisto altri strumenti che entrano in azione, per consentire al nostro sito web di scalare la SERP, cioè la gerarchia di risultati associati ad una query.

Pensiamo alla UX – User Experience, che oggi è molto più valorizzata dai motori di ricerca di quanto non lo fosse in passato, perché le piattaforme hanno un visione più umanizzata. L’obiettivo è quello di fornire all’utente la migliore risposta e fargli vivere l’esperienza più appagante. In questa prospettiva rientrano tutte le azioni associate al CRO – Conversion Rate Optimization – cioè quelle volte proprio a rendere la navigazione più fluida e la permanenza più lunga.

A rafforzare la SEO arrivano anche le azioni di ADV, cioè tutte quelle campagne che portano traffico a pagamento verso i nostri touchpoint.

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